Venerdì 30 marzo 2012, ore 19,30, Via Nizza 56
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L’ottimo livello degli interventi e la disponibilità dei relatori a rispettare i tempi assegnati ha consentito sia lo svolgimento integrale dell’articolato programma che di regalare ai numerosi presenti una bellissima serata di apprendimenti su passato e presente della Valle del Noce.
L’Associazione dei Lucani a Roma, da tempo impegnata nell’aumento di conoscenza della Basilicata, ha organizzato l’evento per saperne di più su un territorio di grande bellezza ed interesse.
La Valle del Noce, la più occidentale della Basilicata è infatti particolarmente rilevante per le vicende storiche legate alla collocazione strategica lungo le strade di congiungimento di Sicilia e Calabria con le regioni centro-settendrionali; per la bellezza del territorio sul mare (Maratea) e della parte interna (Lagonegro, Lauria, Nemoli, Rivello, Tracchina) nonché per le iniziative socio-culturali promosse dalle sue comunità. L’insieme di queste qualità, secondo la definizione del prof. Tamblè, ne fa “un’arca”, uno scrigno di grande storia, esperienze, tradizioni, identità.
Nella prima parte dell’articolato programma della serata si sono succeduti: un breve filmato sui paesaggi naturali ed artistici della Valle, i saluti del dr. Schettino (V.Sindaco di Maratea), dell’ing. Filardi (Sindaco di Nemoli) e del dr. Manfredelli (Sindaco di Rivello); due relazioni e l’intervento conclusivo del Presidente del Consiglio Regionale, Vincenzo Folino.
La relazione del prof. Donato Tamblé, Sovraintendente Archivistico del Lazio (già apprezzato relatore in Associazione) ha indicato con un’ incisiva chiarezza gli elementi a fondamento della sua relazione/tesi: “La Valle del Noce: un’arca di storia, esperienze, tradizioni, identità”. Un insieme di qualità che connotano non una singola comunità ma un intero territorio e che ne rappresentano la base per un possibile sviluppo.
Il secondo relatore, il prof. Giovanni Filizzola, dopo aver elencato le bellezze di un patrimonio naturalistico e ambientale ancora preservato, ha condiviso le conclusioni del prof. Tamblé sulla valorizzazione del patrimonio storico e socio culturale come leva di sviluppo, dandone concreta testimonianza con il suo pluriennale impegno come Presidente dell’ Associazione Culturale la Biblioteca Rivellese, un motore culturale per l’intera valle. E, tuttavia, Filizzola, come già i Sindaci nei loro brevissimi interventi, ha denunciato le criticità (la emigrazione giovanile, in primis) che rendono difficile la progettazione del futuro. Gli stessi fermenti, che pure non mancano nel campo del turismo, della zootecnia, dell’industria boschiva, dell’energia eco-sostenibile, ecc avrebbero bisogno di maggiori sinergie. Con una spinta che potrebbe derivare dall’ Unione dei Comuni, tema ripreso anche nelle conclusioni del Presidente del Consiglio Regionale.
Folino ha condiviso molti dei punti emersi ma ha anche indicato come una priorità la creazione di una nuova mentalità nei confronti del lavoro , un elemento che potrebbe ridurre l’esodo dei giovani scolarizzati, assicurare ricambio generazionale e dare moderno impulso a micro/piccole iniziative imprenditoriali.
Nel dopocena si è svolta la seconda parte della serata con la mostra di alcuni dipinti di Mauro Masi resi disponibili dalla famiglia Masi e altri di Antonio Sarubbi, cortesemente portati da Rivello da Teresa D’Ambrosio.
M.Masi, scomparso lo scorso anno, è noto a molti dei partecipanti, per averlo ospitato l’ Associazione in una delle sue ultime uscite pubbliche (v.programmi archiviati, 2009). A. Sarubbi, del tutto inedito per moltissimi partecipanti è stato una piacevole sorpresa
Infine, la esposizione di alcuni documenti dell’archivio storico di Palazzo Filizzola (descritti in una piccola guida curata per l’occasione) è stata commentata da Celeste Pansardi. Gli stessi documenti faranno parte di una più ampia ed articolata esposizione prevista questa estate nella Valle del Noce.
Rappresentanti istituzionali e relatori hanno espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa e ringraziato l’Associazione per l’ attenzione verso la Basilicata.
Segnaliamo un interessante sito, Gli amici di Alberto, dedicato ad un lucano di adozione: Bela Csepcsanyi. Fotografo di scena prima e regista cinematografico dopo ha collaborato per lunghi anni con l’ambasciata norvegese a Roma eseguendo importanti lavori di documentazione fotografica nel campo archeologico.
Giunto a Rivello agli inizi degli anni ’70 riuscì a stabilire rapporti di amicizia e di affetto con molti giovani dell’epoca rimanendovi stabilmente; realizzò, inoltre, un bellissimo lavoro fotografico di ritrattistica sugli abitanti di Rivello. Morto nell’agosto del 1989, all’età di cinquant’anni, riposa nel cimitero di Rivello.