Eventi dell'Associazione

Cultura dello Sport e Lucanità

27 gennaio 2023, ore 19 – Via Nizza 56 – Roma


FINALITÀ

L’incontro è stato il primo evento del 2023 e della nuova serie di attività del filone ‘Conoscere la Basilicata’, un tema caro alla nostra Associazione, che si prefigge di raccontare la Basilicata contemporanea attraverso eccellenze nei diversi ambiti: ambiente e paesaggio, biodiversità, cultura, musica, cinema, sport, enogastronomia, …

Sulla spinta dei risultati di valore mondiale conseguiti atleti lucani nel 2022, abbiamo scelto di iniziare gli eventi del nuovo anno con lo sport, un tema poco presente nella programmazione delle associazioni lucane, che merita attenzione ed è da valorizzare per le tante positività che lo caratterizzano

Oltre a queste finalità di conoscenza ed apprendimento, l’Associazione dei Lucani a Roma ha promosso l’incontro con Donatello Angerame, Francesca Palumbo, i loro allenatori ed accompagnatori anche per ringraziarli dei momenti speciali che ci hanno regalato in un periodo caratterizzato da perduranti preoccupazioni per il Covid e gli eventi bellici.

 

PROTAGONISTI AL CENTRO DELL’INCONTRO

In apertura di serata, dopo i saluti ai numerosi partecipanti ed i ringraziamenti ai rappresentanti istituzionali intervenuti in presenza o con messaggi, la vice Presidente dell’Associazione Eleonora Locuratolo ha ricordato le finalità dell’incontro e dato l’avvio allo svolgimento dei lavori. Iniziando con la presentazione delle due personalità dello sport lucano che con i loro sacrifici ed esemplare determinazione hanno onorato lo sport mondiale oltre ad inorgoglire i corregionali.

Donatello Angerame, originario di Albano di Lucania, dove vive e lavora, ha vinto la Coppa del Mondo di Shoot Boxe che si è disputata al Cairo, in Egitto (organizzata dalla ISF a cui aderisce Federkombat, unica federazione di queste discipline riconosciuta dal Comitato Olimpico Nazionale).

E’ stato inoltre  vincitore del Titolo Italiano, 2 volte campione di kick jitsu e una di MMA, Maglia Azzurra per i Mondiali di Mosca 2021.

Milita nell’Accademia Arti Marziali e sport da combattimento di Potenza diretta da Massimiliano Monaco, presente alla serata.

Francesca Palumbo, originaria di Potenza, si è trasferita a Frascati dove vive attualmente. Laureata in Giurisprudenza, fa parte dell’Aeronautica Militare.

Vincitrice nel 2022 della medaglia d’oro agli Europei di Antalya e ai Mondiali de Il Cairo nel fioretto a squadre.

Collare d’oro del Coni per la vittoria ai Mondiali in Egitto 2022, massima onorificenza dello sport italiano conferita agli atleti che quest’anno hanno conquistato un titolo mondiale o olimpico.

E’ allenata dal Maestro Fabio Galli della ADS FRASCATI SCHERMA.

A conclusione delle presentazioni, e prima di avviare la conversazione sul tema generale della cultura dello sport, si è proceduto alla cerimonia delle congratulazioni e del ringraziamento consegnando ad atleti ed accompagnatori attestati di stima da parte della Regione Basilicata e dell’Associazione dei Lucani a Roma. Da sottolineare per il particolare significato quelli consegnati a nome del Presidente del Consiglio Regionale Carmine Cicala da parte di Pierluigi Maulella Barrese Direttore della Struttura di coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi.

 

CULTURA DELLO SPORT E BENEFICI INDIVIDUALI E SOCIALI

Dopo la premiazione, è stata la giornalista professionista Mary Fasano a condurre i lavori nella 2° parte dell’incontro, nella quale si è parlato dei benefici generali della pratica sportiva e delle specificità dello sport a livello internazionale.

In questa fase dell’incontro, sono risultati particolarmente utili per lo svolgimento dei lavori alcune considerazioni di Pierluigi Maulella Barrese sugli aspetti generali della pratica sportiva e su altri di più specifica rilevanza per la realtà lucana.

La ricca discussione coordinata con garbo ed efficacia da Mary Fasano è partita dalla premessa che lo sport ha un grande valore sociale e che, proprio per questo, in fasi di forti cambiamenti come quelli attuali deve essere seguito con attenzione dalle famiglie e dalle istituzioni a tutti i livelli. E c’è stata totale convergenza sul fatto che:

  • Il valore educativo dello sport sia rilevante dal punto di vista individuale e sociale. Oltre ai benefici per la salute di chi lo pratica, lo sport ha il grande merito di rafforzare la coesione sociale attraverso la necessità del lavorare insieme, di perseguire il miglioramento con merito e talento senza furbizie, nel rispetto delle regole.
    Delle persone che frequentano una palestra il 96% sono sportivi che non faranno attività agonistica ma beneficeranno per tutta la vita delle conoscenze acquisite per la pratica dello sport svolta per soprattutto per la salute ed il tempo libero. Però, anche in questo caso, si ottengono risultati duraturi se si hanno motivazione, metodo, impegno, socializzazione ed altri atteggiamenti positivi che migliorano le relazioni e il complesso del capitale umano che lo pratica (M. Monaco). Certo nella pratica dello sport a livello competitivo queste qualità devono essere di livello più elevato ed aggiungersi ad altre come determinazione, resistenza allo stress, duttilità ne, strategie di confronto, ecc.
  • Ruolo delle istituzioni è particolarmente importante nella creazione di una cultura dello sport attraverso l’istruzione, la predisposizioni di infrastrutture, la emanazione di normative incentivanti per fornire alle famiglie orientamenti e risorse per una adeguata educazione sportiva, anche con incentivi di carattere economico perché lo sport è un valore fondante la vita delle comunità.
    L’importanza della pratica sportiva è fondamentale (spesso salvifica) sopratutto in contesti di forte disagio sociale ed economico dove, anche in sinergia con organismi del terzo settore, oratori e altre strutture private, si riesce a mettere al centro dei programmi formativi l’educazione sportiva. Materia spesso trascurata o considerata secondaria.
  • Livello sostenibile degli obiettivi. E’ un elemento critico poiché ci sono fattori che possono rendere irrealistico il loro raggiungimento e segnare il fisico ed il morale di chi lo pratica. Una scelta equilibrata in cui hanno un ruolo chiave le famiglie e gli allenatori nel definire il difficile confine tra aspetto ludico e quello di risultati più ambiziosi ma anche più rischiosi a livello psicofisico. Come riconoscere il limite?
    Gli interventi su questo punto di Francesca Palumbo, del Maestro Monaco, di Donatello Angerame ed altri sono stati la parte più interessante soprattutto per le parole e le espressioni scelte per trasmettere concetti e sentimenti.

Gli atleti ed i loro accompagnatori hanno mostrato piena consapevolezza delle attese  da parte di Stati, federazioni, fornitori di servizi e di materiali, insomma di tutte le componenti che rendono lo sport contemporaneo forse il più difficile di tutti i tempi. Anche per questo, allenatori e accompagnatori cercano di creare schermi per ridurre le interferenze nella concentrazione degli atleti nei confronti di livello internazionale.

Lo sport ormai non è più solo sport ma un vero settore industriale e una leva geopolitica. Al riguardo Pierluigi Maulella Barrese ha indicato una serie di elementi che rendono lo sport un vero settore industriale e una leva geopolitica.

Lo sport dei grandi eventi internazionali è un elemento fondamentale nelle strategie di marketing territoriale. Infatti campionati Continentali e del Mondo, Olimpiadi, grandi eventi (Tour, Giro d’Italia, Formula 1, Coppa America, ecc.), hanno forti cadute economiche e occupazionali, sono occasione di riqualificazione urbana, di turismo. Spesso, queste azioni possono essere un elemento fondamentale per ridisegnare l’immagine di un Paese, una regione, una città e, in qualche caso, ribaltare in positivo una immagine negativa (il cosiddetto sportwashing).

In questo contesto, è anche importante segnalare la riflessione di Pierluigi Maulella Barrese sul significato per la Basilicata dei risultati di  Donatello Angerame e Francesca Palumbo.  Essi sono non solo ambasciatori della Basilicata nel mondo ma anche “ambasciatori del resto del Mondo in Basilicata”, in una visione un pò più ampia e contemporanea della cosiddetta fuga dei cervelli, in cui ragazzi e ragazze possano partire dalla Basilicata alla volta del mondo (portando il loro carico di identità e cultura) e ritornarvi circolarmente portando nella nostra regione esperienze nuove che possano far crescere la nostra terra.

L’incontro è stato seguito con attenzione ed è stato apprezzato sia dai presenti che dai follower sul web che ne avevano avuto notizia e che hanno visualizzato le immagini messe in tempo reale su Facebook, come risulta da questi numeri sulle visualizzazioni:

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