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RICORDO DI MIMMO

Addio al sociologo Domenico De Masi, socio onorario, relatore in diversi incontri da noi organizzati.

Nel merito della nostra Associazione, Mimmo De Masi era socio onorario da più cinque anni ed era stato insignito del riconoscimento per essere stato relatore in quattro/cinque incontri, in cui aveva parlato di temi sociali e culturali italiani ma anche di altre realtà internazionali, in particolare del suo amato Brasile (era cittadino onorario di Rio De Janeiro ed amico del Presidente Lula, che era andato a trovare in carcere durante la sua detenzione prima della sua rielezione) e del Venezuela.

Particolarmente bella ed ispirata la serata dedicata al progetto musicale per il riscatto dei ragazzi poveri del Venezuela svolta per decenni dal maestro Antonio Josè Abreu , ex ministro della cultura, che con la sua iniziativa El Sistema ha insegnato musica a più di 2 milioni di ragazzi salvandoli dalla strada e in alcuni casi facendone delle star della direzione d’orchestra come Gustavo Dudamel, Diego Matheuz,  ecc.

“Oggi i ragazzini de El Sistema non entrano nemmeno stiracchiando in lungo e largo tutto il Paese: 280 scuole, 380 mila alunni, 500 orchestre ed ensemble – la famosa Orchestra sinfonica Simón Bolívar debuttava nel 2007 alla Carnegie Hall -, 2 milioni di laureati in un sistema pedagogico rivoluzionario dove si moltiplicano i prodigi, come i giovani direttori d’orchestra Gustavo Dudamel, Diego Matheuz, Christian Vasquez o il contrabbassista Edicson Ruiz”.

Mimmo ci spiegò tutto per bene anche con l’utilizzo del documentario Tocar y Luchar (Suonare e Lottare), casì bello che per la prima volta nelle nostre manifestazioni, venne proiettato una seconda volta (dopo la fase conviviale) chiudendo l’evento dopo la mezzanotte.

Intellettuale e raffinatissimo/appassionato operatore socio culturale, Mimmo ha sempre tenuto insieme raziocino ed impegno civile, sostenendo con lucidità ma anche veemenza i suoi punti di vista. Cosa che i Lucaniroma hanno avuto modo non solo di vedere nei dibattiti televisivi ma anche di sperimentare dal vivo.

E’ una grande perdita per la cultura, la ricerca sociologica, la individuazione di cambiamenti nel mondo del lavoro, negli assetti ed equilibri sociali delle società del futuro.

 

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